Domo di Padova - fu costruito tra il 1500 -1700 su, fu progettato da Andrea da Valle. L'attuale duomo di Padova è la terza cattedrale della città a succedersi nello stesso luogo. La prima fu costruita dopo l'Editto di Costantino del 313 e distrutta dal terremoto del 3 gennaio 1117. Fu ricostruito un edificio in stile romanico, visibile negli affreschi di Giusto de' Menabuoi nel battistero. Nel 1551 fu approvato il progetto di Michelangelo per una nuova cattedrale, i cui lavori di costruzione si protrassero fino al 1754, lasciando però incompiuta la facciata.
Cappella degli Scrovegni - affreschi di Giotto. La cappella sorge nell'area dell'antica arena romana di Padova, qui eretta probabilmente tra il 60 e 70 d.C. Di forme semplici e pulite esternamente, manca il piccolo portico sulla porta d'ingresso, presenta all'interno un unico ambiente terminante sul fondo con un presbiterio in cui si trova il sarcofago di Enrico Scrovegni, opera di Andriolo de Santi. La Madonna coi bimbo sull'altare è opera dello scultore trecentesco Giovanni Pisano che fu, per la scultura, quel che Giotto fu per la pittura. Le storie di Giotto si estendono su tutta la superficie delle parti in tre fasce sovrastanti una inferiore a finti riquadri marmorei tra figure allegoriche dei Vizi e delle Virtù. Sulla parete di fronte è l'Annunciazione, e al centro ancora un Cristo in Gloria, dipinto però su tavola, anzichè ad affresco.
Palazzo della Ragione a Padova - era l'antica sede dei tribunali cittadini di Padova. Fu eretto a partire dal 1218 e sopraelevato nel 1306 da Giovanni degli Eremitani che gli diede la caratteristica copertura a forma di carena di nave rovesciata. Il piano superiore è occupato dalla più grande sala pensile del mondo, detto "Salone" (misura 81 metri per 27 ed ha un'altezza di 27 metri) con soffitto ligneo a volta. Gli affreschi originali, attribuiti a Giotto andarono distrutti nell'incendio del 1420. Il Salone è affrescato da un grandioso ciclo di affreschi a soggetto astrologico basati sugli studi di Pietro d'Abano. Nella sala è conservato un gigantesco cavallo ligneo, copia rinascimentale di quello del monumento al Gattamelata di Donatello, e due sfingi egiziane portate nell'800 da Giovan Battista Belzoni. Recentemente un angolo del Salone è stato adibito ad ospitare un pendolo di Foucault, a sottolineare l'inscindibile connessione tra Padova e la scienza. Il Salone divide le due grandi piazze delle Erbe e dei Frutti, sedi dei mercati padovani. Sotto il Salone, lungo due gallerie parallele, trovano posto numerosi e caratteristici negozi di generi alimentari.
Arena Romana di Padova - l'arena si presenta oggi con i resti dei muri interni un tempo collegati con volte ad altro muro che sorreggeva le gradinate. All'esterno la costruzione, a pianta ellittica, si presentava con ottanta arcate. Risale al 60- 70 d.C. in età claudia e flavia. L'arena, acquistata nel 1300 dagli Scrovegni, divenne parte integrante del palazzo di famiglia che comprendeva anche cappella dell' Annunziata. L'arena o anfiteatro costruita fuori le mura della città si accompagnava al teatro, o Zairo, costruito anch'esso al d ifuori delle mura cittadine, nell'attuale Prato della Valle.
Chiesa degli Eremitani - edificata nel 1276 in onore dei santi Filippo e Giacomo. Si trova a fianco dell'antico convento degli eremitani, ora sede dei Musei Civici di Padova. L'architettura della chiesa è a pianta rettangolare, con navata unica molto allungata che termina in tre absidi, delle quali la centrale è più grande e di forma pentagonale. Sul lato sinistro si aprono delle cappelle laterali, mentre sul destro sono presenti monumenti parietali e altari. La cappella absidale degli Eremitani nel bombardamento aereo del 1944 la chiesa degli Eremitani venne colpita ed andò distrutta, assieme agli affreschi del Mantegna nella Cappella Ovetari, metà cappella absidale con gli affreschi del Guariento, realizzati subito dopo i lavori nella cappella dei Carraresi alla Reggia.